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la casa del lago

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La Casa del Lago è frutto della ristrutturazione di un fabbricato degli anni ’30 e ’40 del secolo scorso sito a punta San Vigilio a Garda, alla base delle pendici del sistema dei Monti Are e Luppia, che affaccia direttamente sul lago. La casa è nata demolendo la roccia della montagna su cui giace, e con la stessa roccia ha ripreso vita. La pietra ne costituisce l'origine e per questo ha giocato un ruolo di primaria importanza nella rigenerazione dell'abitazione.







La Casa del Lago si predispone naturalmente all’interno del paesaggio come una soglia atmosferica tra due situazioni naturali contrapposte. Da un lato la parete rocciosa della montagna rivestita di vegetazione che delimita il confine verso nord, dall’altro il grande specchio d'acqua dato dal Lago di Garda. Si tratta di due ambienti climaticamente e percettivamente diversi, che prima dell'intervento non venivano quasi mai percepiti contemporaneamente in quanto la casa li separara. La parete rocciosa è caratterizzata da un ambiente circoscritto verticale, umido, fresco, spesso in ombra, dai colori sgargianti per la maggior parte verdi. Il lato del lago invece ospita un ambiente orizzontale, caldo, soleggiato, con colori tendenti agli azzurri. Il progetto si propone come interpretazione critica di questo dualismo preesistente e ne enfatizza le caratteristiche, agendo sull’elemento di separazione, la Villa, che diviene filtro tra le due diverse condizioni ambientali.


























Il progetto si caratterizza nell’utilizzo di assi visuali. Assi che mettono in relazione visivamente il lago con la montagna, creando punti in cui è possibile percepire contemporaneamente questi due elementi, così come assi che permettono la visione sincronica del parco. La soluzione degli assi visivi, di carattere palladiano dà modo di connettere sia la montagna con il lago, da nord a sud, sia di il giardino della proprietà da est a ovest.








































I tre assi visivi di connessione tra roccia e acqua e tra i cortili ad est e ad ovest si palesano a ridosso delle pareti della casa attraverso cornici in pietra dalla presenza monolitica, che esprimono la loro natura di "strumenti per osservare", confluendo l'attenzione all'altro capo dell'asse. Incorniciando "quadri naturali", ponendosi come varchi di passaggio o come soglie limite, tali cornici manifestano la loro contemporaneità, ma si inseriscono perfettamente nell’esistente grazie al richiamo ai metodi costruttivi tradizionali. Le dimensioni e il posizionamento di queste nuove aperture richiamano ai portici tipici delle ville storiche del territorio. 







Nella progettazione dell'esperienza di questa abitazione, un ruolo decisivo è stato attribuito al disegno delle soglie di luce, con l'intenzione di creare momenti di transizione che tocchino il cuore e la mente di chi li attraversa. In particolare lo studio ha portato alla creazione di due principali tipi di soglia luminosa: la luce che si apre a doppia altezza alla fine di uno spazio (luce solida), e la luce che riflette i verdi della parete rocciosa esterna, che entra nello spazio colorando i suoi elementi interni.



















































La Casa del Lago

Progetto / project
Filippo Bricolo - 2021-2022

Direzione lavori / construction supervision
Francesca Falsarella - 2022-2023

Collaboratori/collaborators
Valeria Righetti

Piano di sicurezza in fase di progetto ed esecuzione/ safety plan in the project and execution phase
Francesca Falsarella

Strutture / structural engineering
Roberto Daducci

Geologia / geology
Michele Leso

Impresa / contractor
A.M. S.A.S di Angelo Maltempi e C. (opere edili)

Cronologia / chronology
2021 -2023: progetto e realizzazione

Localizzazione / location
Garda, Verona, Veneto, Italia

Fotografie / photos
Pietro Savorelli (savorelli associati)