San Rocco, Verona, Italia
Il progetto prevede la realizzazione di un'abitazione a corte sulle colline moreniche del lago di Garda.
Un asse conduce verso la casa attraversando il giardino centrale.
Prima dell'ingresso, una bassa schermatura in gelosie di cotto, forma una soglia determinando un rituale di accesso necessario prima di accedere agli spazi interni che si sviluppano ortogonalmente al percorso. Una seconda vetrata è posta davanti alla prima e porta
palladianamente il paesaggio dentro il giardino interno. Si forma una giusta tensione tra il paesaggio e lo spazio d'abitare.
A destra dell'ingresso scivola la manica ad un piano che contiene le stanze e si piega a formare un frammento di corte.
A destra dell'ingresso la casa si alza per accogliere lo spazio doppia altezza della grande cucina.
Il cuore della casa è la cucina-mondo uno spazio a doppia altezza aperto verso il paesaggio. In questo spazio corale abbiamo disegnato alcuni tagli nelle murature in modo da far entrare fasci di luce nelle diverse ore della giornata. I fasci scendendo radenti sul muro scabro di mattoni quasi a ricordarci che la felicità è fatta di attimi, attimi che dobbiamo saper cogliere per vivere con intensità. La finestra allora diventa un invito, un invito a vivere consapevolmente e l’invito è la condizione più sensata che l’architettura possa raggiungere.
Al mattino un raggio entra nella grande cucina per ricordare che un nuovo giorno è nato: è il buogiorno dell'architettura
Alla sera un raggio di luce entra sul lato opposto per riaccogliere gli abitanti che si riuniscono attorno al grande tavolo messo al centro come è sempre stato.
Con il progetto della San Rocco house non abbiamo voluto disegnare l'architettura solamente come fatto fisico e spaziale abbiamo voluto spingeci più in là e "disegnare la luce naturale" riportarla con i suoi cicli dentro la casa a formare nuovi rituali per abitanti consapevoli.